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4 NOVEMBRE 1918 - 4 NOVEMBRE 2017. Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate | 2017-11-04

4 NOVEMBRE 1918 - 4 NOVEMBRE 2017. Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate

II 4 novembre 1918 finiva il primo conflitto mondiale. Un evento che ha segnato in modo profondo e indelebile l'inizio del '900 e che ha determinato...

II 4 novembre 1918 finiva il primo conflitto mondiale. Un evento che ha segnato in modo profondo e indelebile l'inizio del '900 e che ha determinato radicali mutamenti politici e sociali. Oggi il 4 novembre è festa anche se è un comunque un giorno lavorativo. E' infatti la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate.

Il 4 novembre in Italia è una festa, anche se si va a lavorare lo stesso, e non è un giorno segnato in rosso nel calendario: è la festa dell’unità nazionale e delle forze armate, un tempo molto sentita e oggi meno nota e ricordata. II 4 novembre è l’anniversario dell’entrata in vigore del cosiddetto armistizio di Villa Giusti del 1918, col quale si fa coincidere convenzionalmente in Italia la fine della Prima guerra mondiale.

4 novembreL’accordo fu firmato a Padova il giorno prima, il 3 novembre 1918, dall’Impero austro-ungarico e l’Italia, che era alleata con la Triplice Intesa (il Regno Unito, la Francia e la Russia). Le trattative per l’armistizio erano cominciate il 29 ottobre, durante la battaglia di Vittorio Veneto: l’ultimo scontro armato tra l’Italia e l’Impero austro-ungarico.

Il generale Armando Diaz, comandante delle forze armate italiane, comunicò la vittoria e la fine della Guerra con un bollettino: «La guerra contro l’Austria-Ungheria che l’Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta. […] I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo, risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza».

L’armistizio non fu però un successo per l’Italia. Sebbene gli accordi iniziali prevedessero per l’Italia l’annessione di Trentino, Tirolo meridionale, Venezia Giulia, l’intera penisola istriana (esclusa Fiume), una parte della Dalmazia, alcune isole dell’Adriatico, la città albanese di Valona, l’isola di Saseno e il bacino carbonifero di Adalia in Turchia, oltre alla conferma della sovranità su Libia e Dodecaneso, le nazioni della Triplice Intesa decisero di non concedere all’Italia tutti i territori promessi: è la ragione per cui Gabriele D’Annunzio parlò notoriamente di “vittoria mutilata“.

 

L’Italia – che prima di entrare in guerra era considerata vicina ad Austria e Germania e poi si dichiarò neutrale – si vide riconoscere il Trentino, l’Alto Adige, l’Istria e Trieste, ma non la Dalmazia e la Libia. In ogni caso, il 4 novembre si celebrano per questo la giornata dell’unità nazionale (per l’annessione di Trento e Trieste al Regno d’Italia: non va confusa con l’anniversario dell’unità d’Italia) e la giornata delle forze armate, poiché quei giorni del 1918 vennero dedicati alle onoranze funebri – in Italia e in Europa – per commemorare i soldati morti in guerra. Quest’anno, tra l’altro, è stata variamente celebrata in tutto il mondo la ricorrenza dei cent’anni dall’inizio della Prima guerra mondiale.

La festività del 4 novembre è stata istituita nel 1919 ed è durata fino al 1976: è l’unica festa nazionale che sia stata celebrata dall’Italia prima, durante e dopo il fascismo. Dal 1977, dopo una riforma del calendario volta ad aumentare i giorni lavorativi, si cominciò a festeggiare la giornata dell’unità nazionale e delle forze armate nella prima domenica di novembre. Negli anni Ottanta e Novanta l’importanza della festa diminuì progressivamente, rispetto agli anni precedenti Sessanta e Settanta in cui era oggetto di discussioni, polemiche e lotte politiche.

 

 

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La celebrazione nel Comune di Barrafranca:
La festa delle Forze Armate e dei Caduti in Guerra, nel Comune di Barrafranca,
come da disposizioni del Sindaco e dell'Amministrazione Comunale, sarà celebrata giovedì 9 Novembre alle ore 09:30. Partenza da Piazza Regina Margherita con deposizione corona al cippo caduti 2° Guerra Mondiale; deposizione corana di fiori ai morti del Bombardamento 13/16 Luglio 1943, prosegue Via Vittorio Emanuele, Santa Messa Chiesa Madre celebrata da Don Giacomo Zangara. Proseguimento in Piazza Regina Margherita per deposizione corona al monumento ai caduti. In quell'occasione sarà consegnata il piastrino appartenuto al Soldato Iraci disperso in Russia alla famiglia.

La cittadinanza tutta è invitata a partecipare e ad esporre il Tricolore.

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